Non sai da dove iniziare e come diventare tatuatore? Se vuoi intraprendere la professione devi prepararti con cura. È una attività delicata, fatta non solo di talento artistico ma anche di tecnica.
Entrare da protagonisti nel mondo dei tattoo è il sogno di molti, ma pochi sanno con precisione come diventare tatuatore. Scopriamolo insieme.
Questa guida è utile per chi si occupa di:
- Microblanding;
- Body tattoo;
- Dermopigmentazione;
- Piercing
Come diventare tatuatore professionista
Il percorso per diventare tatuatore prevede, come per qualsiasi altro mesteriere, una gavetta e un’idonea e completa formazione tecnica, a cui si devono aggiungere doti artistiche e passione per il mondo dei tattoo. Queste sono infatti la base del lavoro e devono rappresentare il punto di partenza per chi vuole addentrarsi con successo in questo mercato.
Per diventare tatuare, è obbligatorio seguire un corso professionale formativo regionale di 90 ore (anche se queste ore possono variare in base alla regione), divise tra parte teorica e parte pratica. Gli argomenti che vengono trattati riguardando in particolare la dermatologia, l’igiene e la sicurezza.
Questo corso è obbligatorio e non sostituisce il diploma da tatuatore oppure un corso professionale con una durata superiore alle 90 ore, ma lo integra.
Infatti, con questo corso più che imparare realmente a diventare un tatuatore, si acquisiscono tutte le nozioni necessarie a svolgere questo lavoro in maniera legale e, soprattutto, nel rispetto delle norme sanitarie.
Questo perché, per disengare tatuaggi, è necessario conoscere bene non solo l’arte del disegno a mano libera, ma occorre imparare anche tutto ciò che riguarda il trattamento della pelle, l’uso degli inchiostri e della strumentazione adatta.
Ma come iniziare a tatuare e come diventare tatuatori professionisti? Scopriamolo insieme in questa guida dedicata!
La Tattoo Art rappresenta oggi un business in grande espansione: fiere, convegni, mostri e gare valutano arte ed artisti in un’atmosfera davvero suggestiva.
Sono molti gli aspiranti tatuatori che cercano di entrare in questo affascinante mercato. Troppi però solamente per trarne profitto in termini di denaro, sottovalutando alcuni aspetti fondamentali, come:
- Maestria;
- Professionalità;
- Obblighi di legge.
- Ingresso, che deve essere distinto e separato dalle aree dello studio in cui vengono fisicamente eseguiti i tatuaggi;
- Sala d’attesa: obbligatoria per legge; può coincidere con l’ingresso, ma mai con le altre aree del locale.
- Bagno, che deve essere accessibile sia dalla sala d’attesa (senza passare dalle aree dedicate all’esecuzione dei tatuaggi) che dalla sala operativa.
- Sala operativa: è la zona più importante e maggiormente regolata da vincoli ed obblighi di legge. Infatti, questa deve avere una dimensione minima di 9 metri quadrati, mentre pareti (fino a 2 metri di altezza) e pavimentazione devono essere realizzate con un materiale idoneo a trattamenti disinfettanti, idrorepellente e con pitture specifiche per uso laboratorio. Inoltre, deve essere presente un lavandino, una zona destinata ai materiali già utilizzati (riposti in appositi contenitori per essere poi smaltiti) e una zona per i materiali da utilizzare (ad esempio, un armadietto per colori e attrezzature nuove e sterilizzate). Infine, non deve mancare una zona con un lettino o una poltrona, un carrellino in acciaio per le attrezzature (con almeno un cassetto, solitamente), uno sgabello e la strumentazione per realizzare i tatuaggi.
Gli aspetti burocratici da considerare
Una volta trovato il locale adeguato per aprire un tattoo-shop, dovranno essere prodotte le documentazioni per l’omologazione dei locali (con il certificato dei vari impianti, la planimetria, il contratto per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e così via).
A questo proposito, le normative di riferimento sono:
- Legislatura 14° – DDL n°308
- Deliberazione di giunta regionale Lazio – 22 settembre 1998 n°4796.
Pratiche Burocratiche per aprire un Tattoo Shop
Come per avviare qualsiasi altra attività, anche in questo caso occorre seguire un iter burocratico obbligatorio, che prevede:
- L’apertura di una partita IVA;
- L’scrizione al registro delle imprese della C.C.I.A.A;
- La denuncia di avvio dell’attività al comune di riferimento;
- L’iscrizione all’INPS;
- L’apertura di una posizione INAIL;
- Il contatto con i fornitori per procurarsi i materiali per iniziare a lavorare (aghi, macchinetta, sterilizzatori, prodotti per la pulizia, e via dicendo).
Chi si improvvisa tatuatore rischia di fare danni
Tutti i migliori professionisti confermano ciò: non ci si improvvisa tatuatori; serve una vera e propria scuola. Con il tatuaggio, infatti, non si scherza poiché sono in gioco molte variabili importanti:
- La salute e la sicurezza del cliente in primo luogo. Senza conoscenze approfondite c’è un alto rischio di fare danni, anche permanenti.
- L’abilità manuale. Sappiamo tutti che un tatuatore, anche bravo, può perdere clienti perché ha la mano pesante o altri difetti di impostazione che devono essere corretti.
- La conoscenza degli strumenti. Bisogna conoscere i dispositivi, il loro uso e le modalità di realizzare tatuaggi in diversi modi.
- La conoscenza dei materiali. La loro tollerabilità, l’interazione dei pigmenti con gli strati dermici, i livelli di permanenza, la tenuta e il comportamento di un tatuaggio negli anni.
- Ultimo, ma non meno importante, è certamente il talento, la creatività, la voglia di sperimentare, creare e scoprire un mondo di simboli e di linguaggi antichi.
Per ottenere queste abilità serve una vera e propria scuola, dove imparare da tatuatori professionisti.
Rischi per i tatuatori abusivi
Come abbiamo detto, per diventare tatuatori professionisti, occorre seguire un corso abilitante professionale di 90 ore. In caso contrario, si viene definiti tatuatori abusivi, quindi senza licenza e permesso per lo svolgimento della professione.
Un tatuatore abusivo rischia, oltre che una denuncia da parte dei clienti eventualmente insoddisfatti, anche delle multe molto salate. Queste multe possono anche superare i 10 mila euro e portare alla cessazione dell’attività.
Inoltre, la Guardia di Finanza può cercare di ricostruire le mancanze dal punto di vista fiscale, in base ai guadagni medi di un tatuatore e, di conseguenza, multare il professionista abusivo anche per il mancato versamento delle tasse, con sanzioni che possono superare i 150 mila euro.
Ma ti dirò di più: in caso di infezione o lavoro fatto male, il tatuatore può rischiare anche il carcere. Infatti, se non si rispettano le norme igieniche causando un’infezione, si rischia la condanna per lesioni personali. Un tatuaggio o piercing fatto male può, infatti, provocare dei seri danni alla salute.
A conferma di ciò, una recente sentenza della Corte di Cassazione (la n.32870/2020) ha condannato un tatuatore a risarcire i danni ad una ragazza a seguito dell’infezione ad un piercing.
Tatuaggi e piercing: rischi e risarcimento in caso di infezione
I centri di tatuaggi e piercing sono tenuti al rispetto di misure igienico-sanitarie particolarmente severe, al fine di limitare le possibilità di contrarre delle infezioni. D’altro canto, anche il cliente è tenuto a rispettare una certa condotta per evitare che il piercing o il tatuaggio causi un’infenzione (ad esempio, evitare certe condotte o certi indumenti).
Se il mancato rispetto delle regole è palese, quando ad esempio l’ambiente ed il materiale utilizzato è sporco o non disinfettato, il cliente può fare causa al tatuatore sporgendo una denuncia per lesioni personali (in base all’art.582 del Codice Penale).
In caso di lesioni colpose, la legge prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni, se dal fatto deriva una malattia (da provare con certificato medico); tuttavia, nella maggior parte dei casi, le violazioni non sono così gravi da portare al carcere, ma si risolvono con un risarcimento danni a favore del danneggiato e il versamento di una somma a titolo di ammenda.
Il consenso informato
Una regola imprescindibile per ogni centro di tatuaggi e piercing è quella di far sempre compilare e firmare il consenso informato al cliente e, nel caso si trattasse di un minorenne, dal genitore o tutore che lo accompagna. In caso contrario, si rischia la denuncia.
Il modulo, infatti, serve come presa visione dei rischi eventuali e deve indicare i comportamenti vietati o sconsigliati nelle settimane successive all’esecuzione del tatuaggio o del piercing. Questo solleverà il centro tattoo da eventuali danni non imputabili alla condotta del tatuatore.
Quando si ha diritto al risarcimento danni
Oltre alla condanna per lesioni, il tatuatore colpevole di non aver rispettato le norme igienico-sanitarie può essere condannato a risarcire i danni alla vittima. L’entità del risarcimento sarà proporzionata al danno subito, che va provato tramite certificati medici e ricevute dei farmaci acquistati per curare l’infezione.
Il cliente può chiedere il risarcimento danni anche in caso di mancato consenso informato o se il modulo era incompleto e non conforme al dettato normativo poiché mancante di alcune indicazioni o avvertimenti essenziali.
E se il tatuaggio è brutto o diverso dalle richieste del cliente? Anche in questa ipotesi potrebbe scattare il diritto al risarcimento, ma la prova del danno è più complessa: il cliente dovrà dimostrare che il tatuaggio è palesemente diverso da quanto richiesto o che sia stato eseguito male; in altre parole, il risultato deve essere considerevolmente diverso dalle aspettative.
Diventare tatuatore senza saper disegnare
Succede spesso che qualcuno si scoraggi perché non è bravo nel disegno. Sente di avere l’abilità necessaria ma pensa che, senza un’adeguata preparazione artistica, non si possa intraprendere la professione di tatuatore.
L’abilità nel disegno è certamente utile, ma questa carenza nella mano del disegnatore non deve chiudere la strada agli aspiranti tatuatori. Scegliendo un corso professionale di tatuaggio, scoprirai che esistono molte tecniche per realizzare tatuaggi perfetti, anche senza particolari abilità nel disegno.
Esistono diverse tecniche per imparare a disegnare
Ci sono molti modi di tracciare contorni-guida e supporti come gli stencil, che definiscono con precisione le aree. Potrai così anche trasportare i disegni voluti dal cliente, migliorarli e ridimensionarli.
Attenzione a non improvvisarsi tatuatori
Occorre un’esperienza autentica. Per questo, ti sconsigliamo vivamente di cominciare a sperimentare subito sulla tua pelle o sulla pelle di qualche amico.
L’ultima cosa che ci sentiamo di dirti è che, se inizi entrando dalla porta giusta, tutto sarà più facile, senza rischi per la tua saluta e per quella dei tuoi clienti, permettendoti inoltre di ottenere risultati migliori in tempi più brevi.
Se sei curioso di saperne di più, ti invitiamo a dare un’occhiata ai nostri corsi!
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2 Comments
Buonasera , mi chiamo ANNA DE ROSA , sarei interessata a fare il corso per diventare tatuatrice , avrei bisogno di più informazioni , grazie
Buongiorno, i nostri corsi, sono rivolti sia ad estetiste che ad appassionati bel settore, si svolgono sia in aula in una delle nostre sedi o anche online.
Sono composti da un ebook, un comprehension test, dei video formativi, test fotografico, colloquio finale e attestato del corso.
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