Molti di noi devono fare i conti con la fretta e gli impegni quotidiani, ed avere un viso perfettamente ordinato ogni giorno diventa un’impresa sempre più ardua. Le sopracciglia sono un elemento fondamentale del nostro viso: mantenerle ben curate e con una forma definita è molto importante, in quanto sono in grado di cambiare l’espressività del nostro volto e la loro forma gioca un ruolo fondamentale nella nostra mimica facciale.
La soluzione potrebbe essere quella del trucco semipermanente, così da avere sopracciglia sempre perfette e ben definite e non dover più passare tanto tempo davanti allo specchio ogni mattina, nel tentativo di sistemarle al meglio. Esistono diversi metodi per ritoccare delle sopracciglia: scopriamo insieme le differenze tra il microblading e la dermopigmentazione estetica.
Dermopigmentazione estetica
La dermopigmentazione, come dice il nome stesso, è una tecnica di colorazione cutanea semipermanente che può essere usata per definire o riempire le sopracciglia, ma anche per molti altri scopi (ricostruire il contorno labbra, il contorno occhi o correggere le cicatrici). Mediante macchine elettriche ad aghi si ricrea la forma delle sopracciglia basandosi sulle proporzioni del viso, che sono ovviamente diverse da persona a persona.
Anche la scelta del colore parte da quello naturale e la tatuazione vera e propria avviene solo dopo aver realizzato un disegno preparatorio: in questo modo si potrà visualizzare in “anteprima” il risultato finale e valutare eventuali modifiche a seconda dei gusti personali. La dermopigmentazione fa uso di pigmenti semipermanenti anallergici, perlopiù organici a base minerale e quindi riassorbibili.
Dopo circa un mese, o poco più, dalla prima seduta si effettua in genere il cosiddetto trattamento di rinforzo, che non va confuso con il ritocco, e che completa il lavoro iniziale, intervenendo su eventuali buchetti o infoltimenti, o anche per scurire il colore. Trattandosi di una tecnica semipermanente, se non ritoccata tenderà via a via a sbiadire fino a sparire quasi del tutto. La durata della dermopigmentazione dipende molto da persona a persona e nello specifico da età, qualità della pelle e abitudini.
Microblading
Per microblading si intende la tecnica eseguita con piccoli tagli, in cui si deposita il colore, attraverso l’uso di piccole e sottili lamette. Anch’esso è una forma di tatuazione, ma è esclusivamente riservato alle sopracciglia. La tecnica viene spesso definita “a peletto” o a “effetto pelo”, poiché sembra restituire un risultato davvero realistico del sopracciglio.
Anche in questo caso, tutto dipende dalla manualità di chi lo esegue, ma è fuori di dubbio che, se praticato da esperti del settore, l’effetto finale sarà molto naturale. La durata del microblading può variare da persona a persona, ma normalmente non dura più di tre, quattro mesi. Il microblading infatti è l’unica forma di semipermanenza reale, ossia a totale sparizione: necessita, quindi, di svariate sedute nel corso di un anno.
Microblading e dermopigmentazione: punti comuni e differenze
Tutte e due le tecniche prevedono l’inserimento di pigmenti organici sottopelle e sono semipermanenti, richiedendo quindi, prima o poi, dei ritocchi. Entrambi necessitano di una prima fase di marcatura e di un trattamento di rinforzo successivo.
Sia la preparazione al trattamento che la cura del tatuaggio sono molto simili: è molto importante avere la pelle ben idratata e sospendere, almeno un mese prima, qualsiasi tipo di trattamento al retinolo. Dopo il trattamento invece bisogna evitare l’esposizione al sole, la piscina, la sauna, i bagni turchi e, in generale, il sudore, per almeno 10/15 giorni: per questo motivo sia il microblading che il tatuaggio delle sopracciglia sono sconsigliati durante l’estate.
Nella dermopigmentazione il colore si deposita leggermente più in profondità rispetto al microblading e per questo ha una durata superiore, sebbene, come abbiamo detto, molto dipenda dal tipo di pelle. Il microblading è una tecnica manuale, e per questo permette di agire in modo più preciso sul sopracciglio, anche grazie all’assenza delle vibrazioni della macchina: questo assicura un risultato più naturale. La dermopigmentazione, invece, è meccanica.
Quanto costa?
I costi relativi alle due metodiche sono in realtà molto simili poiché richiedono entrambe una grande manualità di chi le pratica nonché materiali e attrezzature particolari. A seconda del professionista a cui ci si rivolge i prezzi possono essere anche molto diversi, da un minimo di 300€ (sotto le quali è possibile che ci sia qualcosa di poco chiaro) fino a superare persino i 1000€ nel caso di veri maestri della tecnica. Il ritocco solitamente ha un prezzo leggermente inferiore rispetto alla prima seduta, poiché non necessita del disegno preparatorio.
Farsi tatuare le sopracciglia è doloroso?
Sì. Infatti, almeno mezz’ora prima di usare il dermografo, è necessario applicare un anestetico locale. Durante la micropigmentazione si sente comunque un po’ di dolore e la pelle rimarrà arrossata per qualche giorno. Seguirà la desquamazione, che si manifesta con microcroste che spariranno nel giro di una settimana; durante questa fase è necessario applicare creme emollienti, privilegiando prodotti a base di vaselina, che non penetra a livello epidermico e crea solo un film protettivo e idratante, ed evitando il più possibile nichel e ossido di zinco. Dopo un mese il tatuaggio andrà ritoccato perché parte del pigmento sarà stato riassorbito.