Il tatuaggio estetico e cosmetico sta diventando sempre più popolare come alternativa alla chirurgia estetica e ai prodotti di bellezza convenzionali. Grazie ai miglioramenti della tecnologia e dei pigmenti, i tatuaggi estetici e cosmetici possono fornire una soluzione a lungo termine per molti problemi di bellezza, come la correzione delle sopracciglia, delle labbra o delle cicatrici.

In questo articolo, dunque, andremo a tracciare l’origine dei tatuaggi, fino ad arrivare ai tempi moderni e allo sviluppo di questa tecnica innovativa.

I tatuaggi nella storia

Il tatuaggio ha origini antichissime, che risalgono addirittura al Paleolitico (pensate che sono stati ritrovati tatuaggi anche sul corpo di Otzi, l’Uomo del Similaun, risalente a più di 5000 anni fa!). Sui dipinti funerari e sulle mummie femminili dell’antico Egitto risalenti al 2000 a.C. sono stati scoperti tatuaggi a scopo ornamentale. Inoltre, sono stati rinvenuti corpi tatuati datati a epoche molto remote, indicando che  anche gli Inca, i Maya, gli Aztechi e i Greci tatuavano i loro corpi per ragioni estetiche.

Nell’antichità i tatuaggi venivano eseguiti con diversi strumenti, in base alla cultura di appartenenza. Alcuni utilizzavano manici di legno affilati, altri spine di rosa o qualsiasi tipo di spina, denti di squalo, ossa di animali o pietre affilate per introdurre il pigmento nella pelle. Alcuni di questi strumenti erano addirittura considerati sacri. Oggi i tatuatori e i dermopigmentisti utilizzano strumenti più veloci, meno dolorosi e più moderni per applicare questa tecnica, come la macchinetta e il dermografo.

Che cos’è un tatuaggio?

 Il tatuaggio è una forma d’arte che ha servito l’uomo come mezzo di espressione personale per migliaia di anni. Si ritiene che l’uomo abbia iniziato a tatuare quando si rese conto che, quando la cenere o la sporcizia entravano in contatto con una ferita aperta, lasciavano sulla pelle guarita un segno permanente: nacque così l’arte di modificare il corpo. Inizialmente, per fare i tatuaggi si utilizzavano coloranti come, inchiostro, carbone o altri materiali naturali, introdotti nello strato di derma della pelle per formare un disegno.

Ma la parola TATTOO è arrivata a noi grazie al capitano inglese James Cook, il quale, approdato a Tahiti nel 1769, trascrisse le usanze della popolazione, riportando proprio la parola Tattow, diventata poi Tattoo. Questa parola derivava dal termine “tau-tau“, parola onomatopeica che ricordava il rumore prodotto dal picchiettare del legno sull’ago per bucare la pelle.

I tatuaggi artistici si dividono in tre grandi categorie:

  1. puramente decorativi (non hanno alcun significato),
  2. simbolici (hanno un significato specifico per chi li indossa) 
  3. pittorici (quando si rappresentapersona o una cosa specifica).

Decorativo                                                 Simbolico                                         Pittorico

Un altro stile di tatuaggio che ha visto un aumento di popolarità è il tatuaggio minimalista. Questo tipo di stile non solo ha un aspetto più delicato, ma è anche meno doloroso, perché richiede poche o nessuna ombreggiatura.

I tatuaggi minimalisti sono anche convenienti perché il tempo della procedura è molto ridotto e anche il prezzo è molto accessibile, rispetto ai tatuaggi più grandi e dettagliati.

Abbiamo visto che le origini del tatuaggio si perdono nella notte dei tempi, passano attraverso tutti i continenti e le culture, fino ad arrivare ai giorni nostri. Il primo segno moderno di tatuaggi cosmetici risale al 1902 a Londra. Sutherland MacDonald, nel suo salone di tatuaggi, iniziò a tatuare un colorito rosa tenue intorno alla zona delle guance. Ad oggi, la tecnica si è evoluta drasticamente, fino a dare avvio al trattamento di Permanent Make Up, che consiste nel ridisegnare l’architettura delle sopracciglia, degli occhi, delle labbra e persino la pelle stessa! Il trucco permanente ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nell’industria della bellezza in quanto, non solo permette a chi lo “indossa” di risparmiare tempo, ma anche di migliorare e valorizzare alcuni tratti del viso (come puoi notare negli esempi sotto riportati!).

  • Correzione di Asimmetrie di Sopracciglia e labbra

  • Copertura o valorizzazione di macchie e lentiggini

  • Decolorazione della pelle, che permette di correggere segni della nascita, vitiligine e gravi ustioni.

  • Conferimento di forma all’attaccatura dei capelli o effetto di rinfoltimento tramite trico-pigmentazione.

 

Tatuatore o dermopigmentista? 

Dietro ogni tatuaggio c’è naturalmente un tatuatore e/o un dermopigmentista: infatti occorre ricordare che si lavora sulla pelle in modo permanente de è per questa ragione che bisogna rivolgersi a dei professionisti.

In questo settore, è fondamentale operare solo in seguito ad una formazione tecnico-professionale. Essere un tatuatore richiede professionalità e responsabilità. Un buon tatuatore ha bisogno di una formazione adeguata sull’argomento, sia che si occupi di tatuaggio artistico che di dermopigmentazione.

Non importa in quale secolo viviamo, il tatuaggio ha sempre fatto parte della storia dell’uomo e rimane, tutt’oggi, importante. I tatuaggi sono arte che indossiamo ogni giorno, ci conferiscono un’identità e ci permettono di esprimere noi stessi.

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